Si intitolerà Vertigini il nuovo film di Tinto Brass e narrerà l'attrazione che Alvise, anziano professore di Storia della Repubblica Veneta alla Ca' Foscari di Venezia, prova per la sensuale Terry, la moglie del figlio. In un'escalation "vertiginosa" di piaceri, Alvise troverà in Terry, il piacere, l'antidoto al suo dolore, un modo per esorcizzare la morte. Il regista ha ritirato il premio alla carriera al Festival New Filmakers.
"Un bel leone d'oro" alla carriera ritirato di persona dal maestro del cinema erotico Tinto Brass a Larissa, in Grecia. "E' un festival di giovani registi, - ha detto Brass all'agenzia Apc - ma ogni anno premiano uno con un po' di esperienza".
Brass ha già terminato di scrivere il prossimo lavoro, basato su un romanzo dello scrittore giapponese Tanizaki Junichiro. "Si intitolerà 'Vertigini': come si intende, un omaggio a Vertigo di Hitchkock", ha spiegato. Il protagonista è Alvise: "L'uomo trova conforto ai suoi crampi e capogiri nella passione con Terry, la giovane sposa del figlio Maurizio - prosegue - il tutto si svolge in una Venezia degradata dalla civiltà di massa. Alvise fa della donna la sua 'meta-realtà', il fiammifero della lussuria con cui
sconfiggere gli acciacchi della vecchiaia".
I Dico? "Modesti". Il caso Sircana? "Ma chi se ne frega!"
I Dico sono una misura "timida" e "modesta", ma se bisogna rispondere alle ingerenze della Chiesa bisogna farlo "nel merito". Sullo stato in cui versa l'Italia e la politica di oggi, Brass si dice molto preoccupato: "Stiamo passando da uno Stato di diritto ad uno Stato che è stato di diritto - ironizza con un gioco di parole, poi aggiunge, tagliente - si va verso uno Stato pedagogico, che vuole insegnare qual è il bene e qual è il male.
Uno Stato totalitario".
"Il piacere - prosegue il regista di origini veneziane - è alla pari con i valori che propone la Chiesa. I valori che propone la Chiesa sono gli stessi che hanno portato sul rogo Giordano Bruno". Sullo scandalo di Vallettopoli e sulle presunte foto scandalo che ritraggono il portavoce di Prodi: "Ma chi se ne frega se uno va con un transessuale", ha concluso
Nessun commento:
Posta un commento