Un luogo sereno dove il tempo passa lento lontano dai rumori di città. Circondati di fiori profumati ed erbe colorate, con in testa nulla oltre ai colori dell'arcobaleno.
7/02/2006
Brasile, una nazione contro
Stampa attacca squadra, gente in lutto
Dopo l'eliminazione per mano della Francia, il Brasile si trova contro un'intera nazione. La stampa non cerca alibi e va dal tranquillo "Addio sogno Mondiale" al forte: "Fiasco, Brasile irriconoscibile", sottolineando il gioco mediocre durante tutta la rassegna tedesca. Ma la delusione maggiore è quella del popolo brasiliano: un clima da tragedia nazionale. E quella che doveva essere una festa si è trasformata in lutto.
Tutto era pronto per la festa ed invece, riposte bandiere e striscioni, i brasiliani hanno vissuto un vero e proprio lutto nazionale. Nessuno avrebbe immaginato di uscire di scena al Mondiale per mano della Francia, proprio quella Francia che già nel '98 aveva impartito una lezione di calcio ai verdeoro. Ma stavolta nessuno ci pensava, troppo schiacciante il divario tecnico tra un Brasile favoritissimo e una Francia che a fatica aveva raggiunto gli ottavi.Ma all'indomani dell'eliminazione, il risveglio è ancora più brusco. Non c'è un quotidiano brasiliano che cerchi alibi, tutti pronti a dare contro alla squadra, apparsa sempre priva di gioco già nella fase a gironi e portata avanti dalle giocate dei singoli, primo fra tutti Kakà, l'unico a detta di tutti a salvarsi. Sferzanti i titoli dei giornali: si va dal'asettico "Addio sogno del sesto titolo mondiale" allo sferzante "Brasile irriconoscibile, con un solo tiro in porta". Ma non mancano i titoli che intimano alla "Vergogna", con editoriali pungenti a sottolineare il "gioco mediocre", "la nazionale apatica", "la Francia ha infranto il sogno del sesto titolo".Chi invece non si è affatto risvegliato dall'incubo è tutto il popolo brasiliano che al triplice fischio finale è scoppiato in fiumi di lacrime e urla disperate, con scene in certi casi apocalittiche, svenimenti e incredulità allo stato puro, quasi si trattasse appunto soltanto di un brutto incubo. Un silenzio irreale è calato su piazze, spiagge, davanti ai megaschermi e nelle favelas: bandiere ritratte, tutti di corsa a casa. Una tragedia nazionale che ha ricordato la finale di Francia '98. "La nazionale non meritava la semifinale, siamo colmi di tristezza", ha confessato Galvao Buenos, il telecronista simbolo del canale televisivo 'O Globo', il più importante del Paese. "E' una vergogna, la squadra non ha avuto anima e se l'ha avuta è stata quella di un burocrate, quella di Parreira", ha sentenziato gran parte della gente, che ha individuato in Parreira il primo responsabile della disfatta, acclamando a gran voce il ritorno di Scolari. E poi sono volati i fischi all'indirizzo di Ronaldinho e compagni, conditi da applausi all'indirizzo di Zidane.
PAGLIACCI!!!I MONDIALI NON SI VINCONO CON LE PUBBLICITA'!!!!MERDEEEEE!!!!!
FIFA BOIA!!!!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento