1/29/2006

Milan, ora Dida diventa un caso

Dopo la colossale papera che ha consentito il pareggio della Sampdoria a San Siro, Nelson Dida sale sul banco degli imputati. Il portiere brasiliano, che sabato sera nella fase di riscaldamento era caduto male, mettendo in preallarme Kalac, è stato in questa stagione protagonista di troppi episodi sfortunati. E Kakà lancia l'allarme: "Speriamo che si riprenda prima del Mondiale e che si ritrovi anche per la Champions".
Nonostante l'acqua sul fuoco gettata da Ancelotti nel dopo-partita ("Il nostro portiere ha la fiducia di tutti"), è chiaro che il momento attraversato da Dida non può passare inosservato. Anche perché l'errore che è costato ai rossoneri due punti e il definitivo addio alle speranze di rincorsa è solo l'ultimo di una lunga serie di amnesie che hanno costellato la stagione del brasiliano. Dalla dormita sul tiro da lontano di Altintop nella sfida Champions contro lo Schalke al regalo a Martins nel derby, dall'assist a Paolo Cannavaro contro il Parma alla "perla" regalata proprio sabato sera sulla conclusione prevedibile e senza pretese di Gasbarroni. Che la serata non fosse iniziata nel migliore dei modi per l'estremo difensore verdeoro, che a questo punto rischia anche il posto di titolare nella Selecao, lo si era capito già nella fase di riscaldamento: strani movimenti del portiere, con Kalac che inizia frettolosamente il riscaldamento. Cosa è successo? Dida è caduto male durante gli esercizi e per un po' di tempo ha sentito dolore al ginocchio e alla parte bassa della schiena.
Poi, scomparso il dolore, ha finito il riscaldamento ed è sceso regolarmente in campo. Davanti ai microfoni, avvertito del problema, Galliani aveva scherzato: "Nessun allarme, Dida è brasiliano, non ha mai visto tutta questa neve. Ha solo un po' di freddo". Un freddo che ha davvero paralizzato l'estremo difensore rossonero, il cui calo di rendimento non può non preoccupare l'ambiente, al di là delle smentite di rito. "Speriamo che si riprenda in fretta - si è lasciato sfuggire Kakà nel dopopartita - per il Milan e per il Brasile. Qui non solo scappa la Juve, ma anche il secondo posto". A Dida Ancelotti ha già offerto tante occasioni, chissà che non decida di puntare su Kalac per concedere al sudamericano qualche settimana di riposo per fargli ritrovare la necessaria tranquillità. E il pensiero, inevitabilmente, corre a Torino, a Christian Abbiati...

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Veduta aerea dell"area comunemente detta del "Montagnone".

Veduta aerea dell"area comunemente detta del "Montagnone".
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