Nell'estate del 1963 le scelte e le necessità della vita condurranno due giovani ignari l'uno dell'esistenza dell'altro, a condividere un periodo tra le montagne verdi e rocciose del Wyoming.
Prendo a prestito alcune parole di Luca Persiani, spero non me ne voglia...
"[...]La notte di sesso che dà inizio alla relazione tra Ennis e Jack sembra inizialmente solo un accadimento particolare della loro esistenza, un incidente di vita, un episodio di frontiera. Mentre è l'inizio di una storia d'amore profonda e necessaria. La cui transitorietà è invocata spesso da Ennis, in aperto contrasto con la realtà. Oltre che di un amore forse impossibile, il film è la storia di una negazione impossibile. Tanto quanto il terrore di vivere la relazione, i due sono torturati dall'impossibilità di negarlo. Ed è questa tensione, in particolare, che lacera la coppia..."
http://www.offscreen.it/rece/brokebackmountain.htmNon fatevi fuorviare, il buon gusto di Ang Lee pensa più all'unione spirituale che a quella carnale, anche se l'erotismo è un elemento preponderante, il film parla di un sentimento puro che la società tenta di violare e stravolgere
Cito anche Pierre Hombrebueno:
"Brokeback Mountain si basa sulla semplicità di una messa in scena essenziale, da vita giornaliera per riflettere quel realismo della vita di tutti i giorni, tra veri alti e bassi"
http://filmup.leonardo.it/brokebackmountain.htmQualcuno ha parlato di primo western in chiave gay. Trovo questa affermazione piuttosto inesatta...be non solo io. Anche Pino Farinotti:
"[...]Il west qui non c'entra nulla. Per cominciare questi sono (quasi) gli anni del Vietnam, non della Frontiera. West significava, appunto, civilizzazione verso l'ovest, progresso, legge, nuove città, diciannovesimo secolo. L'eroe del west non era come questi due, non era un pecoraio, era, quasi sempre, l'uomo della legge, colui che, individualmente, in forza di una dotazione particolare (l'eroe appunto) guida la collettività[..]"
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?Id=35960I film di Leone e Ford sono classificabili come western. E' incredibile ..basta vedere il cappello da cowboy e le lande desolate che si fanno subito paragoni di genere. Perchè esiste sempre questa necessità d'incasellare, che spesso svia chi legge la recensione, perchè magari ne legge solo una senza chiedersi..ma sarà così veramente?
Riguardo al fatto film gay, dal basso della mia piccola esperienza in merito a film su questo tema, credo che sia più giusto definirlo una storia d'amore, di un'amore sotto assedio, tarpato da una società bigotta e di facciata. Ma forse non meno bigotta e ottusa di quella società che impediva a due amanti di due famiglie rivali di amarsi alla luce del sole. Forse azzardo, ma vorrei proprio generalizzare, è parlare d'amore, che anche se in forme diverse, può essere totalizzante e incompreso allo stesso modo.
Ancora Giuseppe Silipo:
"[..]Nonostante lo scivoloso argomento, Lee non vuole mai provocare, non ostenta ma narra con una delicatezza e un'attenzione ammirevole per le sottili psicologie dei due grevi protagonisti."
http://www.cineclick.it/recensioni/archiv/brokebackmountain.aspInfine, e qui concludo, di nuovo Luca Persiani:
"[....]Una storia di forza straordinaria, sia quando racconta i passaggi tortuosi di un amore straziante che gli ordinari dettagli di vita di due personaggi normali che si trovano in circostanze eccezionali. Proprio come vuole la rodata regola spielberghiana. Solo che qui le circostanze straordinarie non sono luoghi esotici o situazioni fantastiche. Sono le regole non scritte di una società."