


L'apparenza inganna.
Un luogo sereno dove il tempo passa lento lontano dai rumori di città. Circondati di fiori profumati ed erbe colorate, con in testa nulla oltre ai colori dell'arcobaleno.
Miglior attore e miglior attrice. Porno. Mentre Hollywood insegue i Golden Globe, a Las Vegas, nel corso della 24esima edizione degli AVN Awards ( premi per "soli adulti"), sono stati assegnati gli Oscar del porno che hanno premiato i più talentuosi protagonisti di un'industria che incassa circa 13 miliardi di dollari l'anno. A vincere il titolo di miglior attrice è stata la co-presentarice della serata Jessica Drake.
La città del peccato è diventata per qualche giorno il tempio del silicone e dell'hard-core. Gli Avn Awards sono infatti i premi più prestigiosi e ambiti nel mondo del cinema a luci rosse e nessun professionista serio se li perderebbe. Ogni anno assegnano, proprio come avviene per gli Oscar veri e propri, il titolo per il miglior film per soli adulti, la miglior attrice sul circuito, il miglior regista e la miglior colonna sonora, per arrivare a riconoscimenti più inusuali come le migliori performance, la scena più scandalosa, la miglior scena di sesso di gruppo.
Per gli appassionati del genere ecco alcuni nomi: a vincere il titolo di miglior attrice protagonista è stata Jessica Drake, attrice che debuttò nel porno nel 1999, dopo aver lavorato per diversi anni in uno strip club del Texas. Interprete di pellicole hard-core così come di soft-core, ha recitato a lungo a fianco del porno divo Evan Stone, al quale è stata sposata fino al 2002.
Jenna Jameson ha ottenuto il titolo di "Crossover Star" dell'anno, Stormy Daniels quello per il miglior contratto stipulato e Hillary Scott quello per il miglior video realizzato da un'attrice.
Impresa dell'Italia del rugby che al "Flaminio" supera per 23-20 il Galles. Per gli azzurri si tratta della seconda vittoria consecutiva nel torneo delle "Sei Nazioni" dopo il primo successo sul campo della Scozia. Una vittoria storica, visto che l'Italia non ha mai vinto due gare nella stessa edizione del torneo. Decisiva la meta di Bermagasco a pochi minuti dalla fine. Tra gli azzurri straordinaria prestazione di Parisse.A volte capita di riscrivere la storia e l'Italia del rugby, sabato pomeriggio, ha messo in calce il proprio nome. Mai gli azzurri avevano conquistato due vittorie nella stessa edizione del torneo delle "Sei Nazioni" e il 23 a 20 con il quale Bergamasco e compagni hanno messo ko il Galles al "Flaminio" segue l'altro storico successo maturato sul campo della Scozia.Ma avere la meglio sui gallesi non è stato affatto facile, anche se l'inizio degli azzurri è stato subito in discesa. La gara è stata molto sofferta e alla fine ha deciso una meta di Mauro Bergamasco, anima di questa squadra che Pierre Berbizier sta plasmando come una perfetta creatura nell'Olimpo delle grandi del rugby. Una gara nella quale si è distinto uno straordinario Sergio Parisse, eletto uomo del match, e nella quale a fare la differenza è stata la forza del gruppo, unito e compatto anche nelle difficoltà, quando il Galles ha effettuato il sorpasso portandosi sul 17-13 incanalando una gara che sembrava già scritta. Ma il cuore degli azzurri è stato più grande e alla fine il successo è stato meritato, in una cornice straordinaria, con tifosi azzurri e gallesi ad applaudire i "colossi" in campo. Una cornice che rende ancor più bella questa piccola fetta di storia azzurra.