Un luogo sereno dove il tempo passa lento lontano dai rumori di città. Circondati di fiori profumati ed erbe colorate, con in testa nulla oltre ai colori dell'arcobaleno.
10/26/2006
1956 – 2006: AVANTI RAGAZZI DI BUDAPEST!
Esattamente cinquant’anni dopo la sanguinosa rivolta sovietica contro l’insurrezione popolare e nazionalista ungherese, lo stesso popolo sanguina, sulle medesime strade, per cacciare un governo illegittimo e bugiardo servo degli interessi antinazionali del sionismo e del pirata finanziario anglo-israelita Gorge Soros. La polizia mercenaria ha dispiegato tutto il suo potenziale di tecnologica violenza ma ha dovuto combattere un giorno e una notte interi per disperdere il popolo di Budapest. Sul terreno due morti e centinaia di feriti.
Cinquant’anni fa, la repressione militare della rivolta ungherese fù il frutto di un patto scellerato tra le “potenze occidentali” e il “blocco sovietico”. Il patto recitava: “I russi saranno lasciati liberi di scatenare i loro carri armati in Ungheria; in cambio un esercito misto israeliano, inglese e francese sarebbe stato libero di attaccare di sorpresa e con forza militari preponderanti l’Egitto per sottrargli la legittima sovranità sul Canale di Suez. Tutto andò secondo i piani. Quanti furono i morti? La stampa prezzolata non li volle mai contare; certamente, centinaia di migliaia di ungheresi e di egiziani pagarono con la vita la volontà di affrancarsi dal giogo mondialista.
Ancora oggi, mentre il sangue europeo scorre a Budapest, quello palestinese e libanese scorre in Medio Oriente.
Oggi come ieri i padroni del mondo si nutrono del sangue delle genti.
Oggi come ieri gli uomini liberi di tutto il mondo si alzano e gridano: PRESENTE!
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