Aiutare una Democrazia?
Il supporto americano è spesso giustificato dalla tesi secondo cui Israele è un baluardo della democrazia circondato da dittature ostili.
Questo ragionamento sembra convincente, ma non può giustificare l'attuale livello di aiuti americani.
Dopo tutto, ci sono molte democrazie nel mondo, ma nessuna di queste riceve il generoso sostegno che gli Stati Uniti forniscono ad Israele.
Gli USA hanno sovvertito governi eletti democraticamente in passato, e sostenuto dittatori quando questo era ritenuto nel loro interesse; inoltre attualmente hanno buone relazioni con numerose dittature.
Pertanto il fatto che Israele sia una democrazia non giustifica né spiega il livello di supporto che riceve dagli USA.
L'argomento della «democrazia condivisa» inoltre è indebolito da alcuni aspetto dell'assetto democratico israeliano, che sono contrari ai valori di base dell'America.
Gli Stati Uniti sono infatti una democrazia liberale in cui i cittadini di ogni razza, religione o gruppo etnico godono degli stessi diritti. Al contrario, Israele è stato esplicitamente fondato come Stato ebraico e la cittadinanza è basata sui legami di sangue.
Considerata questa idea di cittadinanza, non c'è da sorprendersi che 1,3 milioni di arabi israeliani siano trattati come cittadini di seconda classe, oppure che recentemente una commissione governativa israeliana abbia sentenziato che Israele si comporta in maniera «noncurante e discriminatoria» nei loro confronti.
Ugualmente, Israele non permette ai palestinesi che sposano cittadini israeliani di ottenere la cittadinanza, e non danno allo sposo straniero il diritto a vivere in Israele.
L'organizzazione israeliana per i diritti civili B'tselem ha definito questa restrizione «una legge razzista che determina il diritto a vivere qui secondo criteri razzisti».
Questo può essere comprensibile considerando i principi fondatori di Israele, ma non è compatibile con l'idea americana di democrazia.
Lo status democratico di Israele è inoltre indebolito dal rifiuto di riconoscere ai palestinesi il diritto ad uno Stato dignitoso ed indipendente.
Israele controlla la vita di 3,8 milioni di palestinesi a Gaza ed in Cisgiordania, mentre prosegue a colonizzare delle terre dove i palestinesi hanno abitato da lungo tempo.
Israele è formalmente democratico, ma ai milioni di Palestinesi che controlla sono negati pieni diritti politici, pertanto l'argomento della «democrazia condivisa» è fortemente indebolito.
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